Ronaldinho, ex giocatore, ha parlato direttamente dal palco del Festival dello Sport della sua passata esperienza con il Milan
Embed from Getty ImagesRonaldinho, ex giocatore, ha parlato direttamente dal palco del Festival dello Sport della sua passata esperienza con il Milan.
LE PAROLE – «Il passaggio al Milan è stato quasi naturale, parliamo di una delle squadre più forti al Mondo ed è un sogno per tutti i calciatori giocare con quella maglia. Due anni e mezzo indimenticabili: l’affetto dei tifosi, la gioia, il gol al derby come un momento speciale. Il Milan sta tornando a essere quella squadra in cui ho giocato, sono felice di vederlo ad altissimi livelli. PSG-Milan? È difficile scegliere, tutte le squadre in cui ho giocato fanno parte del mio cuore. Però al Milan fu un’esperienza unica. Ricordo ogni singolo istante. Giocatori top: Ibrahimovic, Pato, Gattuso, Maldini, Nesta, Beckham, Seedorf. Che squadra! Ancelotti è un grandissimo allenatore, uno dei più forti della storia. Personalmente è stato un piacere lavorare con lui». (calcionews24.com)
LA CARRIERA DI RONALDINHO AL MILAN
Nel luglio 2008 fu acquistato dal Milan, per circa 22 milioni di euro. Esordì in Serie A il 31 agosto, servendo a Massimo Ambrosini l’assist del temporaneo 1-1 nella gara con il Bologna (poi vinta dai felsinei). Il 28 settembre successivo realizzò la prima rete nel campionato italiano, consentendo ai rossoneri di vincere il derby contro l’Inter. Acquisita una forma fisica ottimale, il brasiliano poté fornire il proprio contributo. Dopo una doppietta alla Sampdoria nel 3-0 del 19 ottobre, segnò un gol decisivo — nei minuti di recupero — contro il Braga in Coppa UEFA. Durante la seconda parte di stagione — complice un calo atletico — fu utilizzato con minor frequenza da Ancelotti, facendo registrare un totale di 10 gol in 36 presenze.
Ricevuto il Golden Foot nell’autunno 2009, fu inoltre votato dalla rivista World Soccer come miglior giocatore del decennio. Il 17 gennaio 2010 segnò una tripletta contro il Siena, sconfitto per 4-0. Al termine del campionato figurò come il miglior uomo-assist, avendone serviti 18. Alla terza stagione in rossonero il fantasista trovò poco spazio con il nuovo allenatore Allegri, complice anche un’uscita notturna che gli costò l’esclusione dai titolari. Il brasiliano però grazie alle sue 11 presenze e al contributo di 3 assist, riuscì ad essere eleggibile alla medaglia di campione d’Italia della stagione 2010-11. Prima della sessione invernale di mercato, lo stesso calciatore annunciò l’imminente addio. (Wikipedia)